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  • Marco Sanlorenzo

Madagascar: nuovi aggiornamenti sulla grave siccità nel sud del Paese

La siccità nel Sud Madagascar sta continuando e la situazione alimentare della popolazione si è ulteriormente aggravata: ormai circa 1,5 milioni di persone hanno bisogno di un urgente aiuto alimentare.


In un articolo apparso recentemente su DW - Afrique, il giornalista intervista una donna adulta, capo famiglia, che dichiara: «Il mattino preparo un piatto di insetti e da oltre 8 mesi i miei figli mangiano solo foglie di vegetali».


Lola Castro, direttrice regionale del Programma Alimentare Mondiale per l'Africa australe conferma, nello stesso articolo, che «le persone mangiano dei cactus, delle foglie che normalmente mangiano gli animali. La situazione è orribile e tale da ricordare l'unica altra situazione simile avvenuta nell'attuale Sudan del Sud nel 1998».


I distretti più colpiti sono quelli di Amboasary, Ambovombe, Ampanihy, Beloha e Tsihombe (distanti da Isoanala da 100 a 150 Km). Coloro che possedevano qualche capo di bestiame sono stati costretti a venderli per poter acquistare riso e altre derrate alimentari, mentre coloro che hanno cercato di mantenere questi animali, hanno avuto problemi per farli sopravvivere o sono stati soventi razziati da bande organizzate specializzate nel furto di bestiame.


Oltre 500.000 persone sono al limite della disperazione totale: diversi cercano di recarsi più a nord nella speranza di trovare cibo.


Isoanala è relativamente "fortunata", poiché persiste una sufficiente attività agricola e i casi di severa malnutrizione tra i locali residenti sono ancora pochi, ma arrivano quotidianamente individui dalle regioni Sud in condizioni molto critiche e con gravi problematiche anche sanitarie.

Il nostro ospedale riceve quindi i casi più gravi e fino ad ora si è riuscito a garantire servizi sanitari di base. Un grande sollievo verrà dal pozzo la cui costruzione nel perimetro ospedaliero è ormai imminente: potrà fornire acqua pulita a tutti quelli che ne avranno necessità e verranno a chiederla, nonché servire a tutte le esigenze ospedaliere, di coloro che sono ospitati nelle varie casette (per lo più familiari di ricoverati) e speriamo possa fornire anche acqua in abbondanze da poter essere utilizzate per irrigare i campi adiacenti all'ospedale.



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