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  • Marco Sanlorenzo

Da agosto epidemia di peste in Madagascar

Aggiornamento: 22 ott 2020


Alla fine del mese di agosto è scoppiata una epidemia di peste ad Antananarivo, capitale del Madagascar.

Da sempre il Madagascar è conosciuto quale paese con i più importanti focolai di peste al mondo, sia bubbonica (linfonodi ingranditi e in fase di suppurazione) sia polmonare, e dove vi sono periodiche epidemie di tale patologia.

Il serbatoio è rappresentato dai roditori, in particolari i ratti, mentre il vettore unico è proprio la pulce dei roditori che può morsicare l'uomo e trasmettere la malattia.

Fino a qualche decennio fa i focolai epidemici di riscontravano nelle campagne, ma con il massiccio inurbamento e le disastrose condizioni igieniche nelle città con pattume ovunque hanno fa sì che i ratti preferiscano proprio l'ambiente cittadino e con loro ovviamente anche le pulci!

Fino ad ora sono segnalati una trentina di deceduti e alcune centinai di casi riscontrati, ma il numero è ampiamente sottostimato ed è destinato ad aumentare.

Dalla fine di settembre sono apparsi anche focolai epidemici nelle grandi città di Fianarantsoa e Antsirabe (centro Madagascar), la malattia quindi avanza, e con lei i casi sempre più numerosi.

Particolare preoccupazione è presente per le scuole, possibili focolai di propagazione della peste per via dell aule molto affollate e delle condizioni igieniche degli alunni medesimi!

Il problema poi è la terapia: a parte lo stato generale del soggetto colpito da peste, sovente denutrito e immunodepresso e della forma (la peste polmonare è sicuramente più grave di quella bubbonica) occorre ovviamente una terapia antibiotica mirata di lunga durata con un supporto nutrizionale adeguato.

La situazione sanitaria del paese è sempre stata disastrosa e quindi idonei trattamenti non sono facilmente reperibili e, quando lo sono, poche persone possono permettersi di acquistare i farmaci necessari, mentre negli ospedali vi sono scarse dotazioni dei medesimi.

A Isoanala siamo attrezzati e preparati per eventuali casi di peste anche se, fortunatamente, ci troviamo in un luogo relativamente isolato, con la popolazione dispersa, fatto che di per sé aiuta a evitare un'epidemia.

Il lavoro continua e negli ultimi mesi abbiamo registrato una vera "impennata" di casi ricoverati e operati per patologie chirurgiche, oppure ricoverati per gravi patologie mediche.

Molte volte si è lavorato anche durante la notte con notevole stress da parte di tutto il personale, sempre presente ed efficiente!

Il laboratorio analisi fa fatica a far fronte a tutte le richieste e sicuramente dovrà essere potenziato.

Anche il personale necessita di "rinforzi" e speriamo di poter avere un altro medico malgascio per la fine dell'anno, onde poterlo poi formare adeguatamente in relazione alle principali patologie che si riscontrano in loco.

(foto tratta da http://it.radiovaticana.va)

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